Rendiconto 2010

Merano ha bisogno dei Verdi!
Un bilancio politico dei primi otto mesi dopo le comunali

Alle ultime elezioni comunali i Verdi hanno ottenuto un ottimo risultato: Siamo il secondo partito con il 15% e abbiamo sei consiglieri comunali. Al ballottaggio con il sindaco uscente Günter Januth la nostra candidata Cristina Kury ha ottenuto il 41% dei voti. Chiamati al tavolo delle trattative per la formazione della nuova giunta i Verdi hanno deciso a larga maggioranza di non entrare a far parte della coalizione composta da SVP, PD e lista Balzarini, poiché non si ravvisa la possibilità di dare un’impronta verde chiaramente riconoscibile al governo della città.

La nuova giunta con SVP, Lista Balzarini e Lista Genovese:
Nei primi sette mesi la nuova giunta è stata così caratterizzata:

  • La SVP egemonizza chiaramente la politica (in primo luogo l’ala economica, mentre gli Arbeitnehmer, nonostante il buon risultato elettorale, non riescono ad esprimersi).
  • Le scelte sono dettate in gran parte dalla Provincia: aumento di cubatura all’hotel Terme, passività di fronte all’apertura imminente di nuove sale da gioco, supina accettazione ed ubbidienza nel caso dell’impianto di trattamento rifiuti pericolosi a Sinigo, impianto di collegamento Merano-Tirolo-Scena.
  • Passività nella definizione degli obiettivi strategici: area delle caserme, traffico, politiche sociali, politiche scolastiche ecc.; e mancanza di professionalità amministrativa: errori nelle gare, errori nella convocazione del Consiglio comunale e delle commissioni, errori nella nomina dei consigli d’amministrazione e dei revisori.
  • Occupazione di tutti i posti di potere: con un golpe e la complicità del PDL la maggioranza si
    accaparra tutte le nomine ignorando le regole di un corretto rapporto tra maggioranza ed opposizione. Alcuni punti sui quali i Verdi si sono impegnati negli ultimi 8 mesi:

Democrazia:
Impegno per trasparenza ed informazione dei cittadini, soprattutto nel caso di grandi progetti con forte impatto sulla città. Per esempio l’impianto di trattamento rifiuti Remtec a Sinigo, l’areale delle caserme (mozione approvata), presentazione pubblica del progetto dell’impianto Merano-Tirolo-Scena (mozione respinta). Impegno per la definizione di criteri trasparenti di professionalità nella nomina dei consigli di amministrazione (mozione approvata, ma non ancora realizzata). Informazione trasparente sui lavori del Consiglio comunale (trasmissione via Internet – richiesta approvata in linea di principio, ma non ancora realizzata. Rispetto delle norme sulle pari opportunità (i cda di Meranarena e di AE sono esclusivamente maschili) con l’appoggio al ricorso al tribunale amministrativo. Lavoriamo inoltre a proposte per modificare lo Statuto e i regolamenti per rendere possibili gli strumenti di democrazia diretta.

Ambiente:
Impegno dei Verdi nel caso dell’impianto di trattamento rifiuti a Sinigo. Impegno per un approfondimento dei rischi connessi alla MEMC.

Politiche sociali:
Attuazione, approfondimento e aggiornamento del piano sociale (mozione respinta). Realizzazione di alloggi per le categorie più deboli, in primo luogo gli anziani (mancano almeno 80 alloggi, la gara è bloccata per errori amministrativi, incombe la cessione dello Zarenbrunn alla Provincia). Dialogo con la Consulta degli immigrati (attendiamo ancora la convocazione). Impegno contro l’apertura di nuove case da gioco in particolare presso l’Eurotel nelle vicinanze di scuole, un centro giovanile e del distretto nonostante il divieto della legge provinciale.

Mobilità:
Abbiamo chiesto misure indipendenti dal tunnel di Monte Benedetto: realizzazione del parcheggio alla stazione contemporaneamente all’ultimazione dello svincolo, calmierazione del traffico in centro, ma mantenimento dei servizi di trasporto pubblico! Siamo favorevoli agli impianti di collegamento Merano-Tirolo- Scena ma riteniamo inaccettabile un impianto su Monte Benedetto per ragioni di impatto ambientale e paesaggistico. Proponiamo invece un collegamento tra la stazione a valle degli impianti (presso l’ex polveriera) e Merano attraverso un minimetro attraverso il Monte Benedetto che raggiunga direttamente il centro città. Abbiamo fatto rilevare e criticato l’esplosione dei costi irresponsabile che accompagna l’iter del tunnel di Monte Benedetto (e dei garage in caverna): si è passati da 135 milioni a 270 milioni (secondo il sindaco) per 2,7 km. Denunciamo il fatto che la Provincia ha espresso la volontà di ignorare le chiare decisioni del Consiglio provinciale e del Consiglio comunale che vietano espressamente la costruzione di eventuali garage con fondi pubblici. Sosteniamo la realizzazione di una stazione merci e di una stazione passeggeri a Sinigo (mozione respinta).

Cultura:
I Verdi hanno ottenuto una discussione in Consiglio del piano di distribuzione degli istituti superiori: il risultato è stato ignorato dalla Provincia (riduzione ad una classe dell’indirizzo musicale, accorpamento del liceo classico di lingua tedesca. Non vi è un impegno preciso sui modi e sui tempi di soluzione della mancanza di aule nelle scuole dell’obbligo italiane. La costruzione del Museo civico non procede. Il cinema promesso dal sindaco non si vede (mozione respinta).
Urbanistica e architettura:
Finora non abbiamo registrato la svolta promessa prima e dopo la campagna elettorale. L’aumento di cubatura dell’hotel Terme è passata. Si è rinunciato al diritto di prelazione della serra sopra via Galilei. Particolarmente grave il caso del Piano degli insiemi: approvato in Consiglio comunale nel 2009 non è ancora stato mandato alla Provincia per l’approvazione definitiva. Approvate le mozioni dei Verdi per la creazione di una consulta sull’assetto urbanistico e per l’inserimento delle zone archeologiche nel PUC, l’attuazione tuttavia ritarda.

Patrimonio comunale:
Per riempire le casse si vogliono vendere proprietà che potrebbero essere utilizzate per il bene pubblico: la vecchia scuola a Quarazze (proponiamo l’utilizzo per l’edilizia agevolata), la colonia a San Vigilio (uso ricreativo e formativo per giovani ed anziani). Azienda Energetica: mancanza di chiarezza sulle condizioni per l’utilizzo dell’impianto di Tel assegnato dalla Provincia alla SEL.

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